{FullOfSin. |
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| ~ Nome completo : Jake Tristan ~ Cognome : Lindstrom ~ Razza : Vampiro ~ Età apparente :26 ~ Età reale :228 ~ Data di morte :15 Marzo 1780 ~ Foto : Ville Valo ~ Capelli : Neri ~ Occhi : Grigio-Verdi ~ Gruppo Sanguigno :A- ~ Altezza :1.82 ~ Peso :68 kg. ~ Corporatura :Fisico asciutto, muscoli appena scolpiti. ~ Poteri Speciali :// ~ Carattere :E' un solitario, diffidente e freddo può sembrare scortese o cattivo ma in realtà ha sviluppato questo tratto di carattere solamente per le grandi sofferenze. E' orgoglioso, pur di ammettere che sta soffrendo fugge per paura di mostrare agli altri le sue debolezze e dargli modo di farlo soffrire ancora. Se si riesce a far breccia nel suo cuore si può scoprire un lato romantico di lui, iper protettivo e dolce. ~ Filosofia di vita : " Chi non fa non sbaglia, ma non vince nemmeno." ~ Odia :La falsità e i ricatti in qualunque genere di persona. ~ Ama :L'arte in tutte le sue forme: musica, pittura, poesia... Le donne, non tanto per ciò che vive con loro ma solamente poter osservare e trovare in loro tratti che anche la sua amata moglie possedeva. ~ Pianeta da cui proviene :Terra ~ Storia: Era il 12 Aprile del 1774 quando iniziò la parte fondamentale della mia vita. La mia vita con Angelica, la mia amata moglie. Ci sposammo nella chiesetta del nostro Paese, e fuggimmo per andare a vivere nel centro dell'Europa, a Vienna. Io aprii una mia piccola bottega da artigiano, intagliavo piccole statue di legno ispirato dalla mia musa e quelle mie opere vennero apprezzate dal vescovo del luogo e dalle altre famiglie nobili. Ma più che su di me gli occhi erano puntati sulla mia amata moglie. Molti uomini la bramavano ma solo io potevo averla: avere i suoi sguardi, i suoi baci, le sue carezze e le sue parole. Lei mi aveva giurato eterno amore ed io sapevo perfettamente che non m'avrebbe mai mentito. Passarono gli anni ed era il 1789 quando iniziò l'epidemia di peste. Benchè vivessi ormai fuori città lontano dal morbo, avevo il terrore che quella terribile malattia prendesse la mia dolce Angelica e mio figlio, Jacob. Dovevo andare molto spesso in città per lavoro, ma facevo in modo di evitare i luoghi maggiormente pericolosi anche se, ovviamente, non fosse possibile evitare il morbo poichè tutta Vienna ne era impregnata. Mentre presentavo il mio lavoro ad un conte locale un mio caro amico corse a comunicarmi che degli uomini avevano fatto irruzione nella mia dimora, profanando quella casa e mia moglie. Corsi a casa... ma la trovai già morta. La veste stracciata... giaceva seminuda sul letto ormai zuppo di sangue. E mio figlio... a mio figlio fu portata via la vita per soffocamento. Lo strozzarono con una corda e lo crocifissero al muro. Inorridito da tale spettacolo fuggii via, rotto dal pianto e distrutto dalla perdita di tutto ciò che per me era importante. Tuttavia mi sentivo osservato, pedinato. Un giorno appartato in un angolo di una locanda mi sentii svenire. Mi risvegliai in una stanza ordinata e accanto a me sedeva una donna, sorrideva e mi osservava interessata della provenienza di un giovane vagabondo. Le raccontai la mia storia e mi propose una scelta: passare con lei l'eternità o morire di peste, che già mi aveva preso.. io scelsi la morte ma lei si oppose. Cosi diventai ciò che sono e viaggiai con lei e le sue dame per molto tempo, fino a che tutte non vennero prese e uccise da un cacciatore, ma io venni risparmiato per miracolo. Vagabondai in solitudine per secoli e secoli, fra un villaggio e l'altro... fuggendo ogni volta che una donna s'innamorava di me o io di lei, rinnegando la parte ancora viva del mio cuore ormai fermo per l'eternità.
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